Eterologa solo per coppie di sesso diverso. Gandolfini: “Corte Costituzionale conferma diritto naturale alla mamma e al papà”

“I bambini hanno diritto ad un papà ed una mamma, questo dice chiaramente la Corte Costituzionale con la sentenza 221, depositata oggi, con cui si definisce legittimo il divieto di accedere alla procreazione medicalmente assistita, imposto dalla legge 40, da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso”, così Massimo Gandolfini commenta il pronunciamento della Corte Costituzionale che arriva ad un solo giorno di distanza dalla decisione della stessa Consulta di giudicare inammissibile la richiesta di trascrizione di un atto in cui siano riconosciute due madri.
“Non solo i giudici costituzionali confermano che la scelta di fondo della legge 40 è quella di riprodurre il modello della famiglia caratterizzata dalla presenza di una figura materna e di una figura paterna, ma ribadiscono che vi è una differenza sostanziale tra Pma e adozione, dal momento che la seconda non serve per dare un figlio ad una coppia, ma per dare una famiglia ad un minore già nato che ne è privo”, prosegue Gandolfini.
“La falsa retorica dei diritti degli adulti è stata smontata nel giro di due giorni dal massimo organo giurisprudenziale italiano. Solo chi è annebbiato dall’ideologia può infatti affermare che crescere con un padre e una madre è una scelta meramente arbitraria. Ora i partiti passino all’azione con una legge che colpisca il mercato di gameti e di uteri in tutto il mondo”, conclude il leader del Family Day.
Roma, 23 ottobre 2019 Associazione Family Day – DNF