Gandolfini (Family Day): “Irricevibile pronunciamento della Consulta sul suicidio assistito. Parlamentari e associazioni pro-life blocchino deriva mortifera”

“Il Family Day ritiene irricevibile il pronunciamento della Corte Costituzionale che rischia di far diventare l’Italia uno dei pochissimi Paesi al mondo che consente il suicidio assistito. Viene affermata infatti la possibilità di aiutare una persona a suicidarsi, anche qualora questa non sia in uno stato terminale della malattia e reputi intollerabili le sue sofferenze psicologiche. Definizioni che rischiano di allargare le maglie dell’eutanasia attiva a tutti i soggetti più fragili della società”, così il leader del Family Day, Massimo Gandolfini sul pronunciamento dei giudici della Consulta, sulla questione della legittimità costituzionale dell’articolo 580 del codice penale che punisce l’aiuto al suicidio.
“Questa decisione non porterà alcun diritto civile, maggiore dignità al malato e capacità di autodeterminazione, ma, al contrario, le conseguenze sul piano pratico sono quelle già evidenti nei Paesi dove la legalizzazione dell’eutanasia ha condotto i più deboli su un piano inclinato irreversibile: pressione psicologica sulle persone vulnerabili, abbandono terapeutico di anziani e disabili, crescita esponenziale delle richieste di suicidio assistito, casi di eutanasia senza esplicita richiesta soprattutto per pazienti in stato di coscienza minima (vedi caso Lambert) ed una perdita di fiducia nel rapporto medico paziente”, prosegue Gandolfini.
“Per questo motivo ci spaventa in particolare la proposta di legge che porta le firme di parlamentari di Leu, Pd e M5s che riconoscerebbe al paziente con patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili, il diritto all’induzione farmacologica della morte, con la somministrazione dei trattamenti consentita anche presso il domicilio del paziente. Non c’è modo migliore per dare la morte su richiesta ai depressi cronici”, afferma ancora il presidente del Family Day.
“I parlamentari e le forze politiche che hanno a cuore la difesa della vita hanno il dovere di respingere questo ulteriore passo verso la creazione di una legislazione mortifera. Sulla scorta dell’evento dell’11 settembre organizzato dalla CEI – in cui il cardinale Bassetti ha pronunciato il suo chiaro intervento a favore della vita – ci auguriamo che tutte le associazioni cattoliche e laiche facciano la loro parte per bloccare questa deriva”, conclude Gandolfini.
Roma, 25 settembre 2019 Associazione Family Day – DNF