Gandolfini (Family Day): lieti per l’accoglienza di Tafida in Italia, segnale contro la deriva mortifera

“La piccola Tafida arriverà in Italia, un’ottima notizia che ravviva quella che San Giovanni Paolo II chiamava ‘L’eccezione italiana’ rispetto alle derive mortifere e relativiste presenti negli altri Paesi dell’Europa Occidentale. I giudici inglesi hanno riconosciuto il diritto della bambina ad essere curata e accudita, una sentenza che apre le porte al trasferimento all’ospedale Gaslini di Genova e che disconosce le intenzioni del Royal London Hospital che avrebbe voluto interrompere le cure vitali contro la volontà dei genitori di Tafida”, dichiara Massimo Gandolfini, leader del Family Day.
“Dopo i casi di Charlie Gard e Alfie Evans nel Regno Unito si presenta un nuovo caso di abbandono terapeutico, che è frutto di un sistema sanitario che scarta le fragilità per alleggerire i bilanci della spesa pubblica. Anche l’Italia rischia di mettersi su questo piano inclinato come dimostra il recente caso a Roma della donna di 62 anni in stato di prolungato disturbo di coscienza, morta a seguito dell’interruzione delle cure vitali malgrado non abbia mai indicato questa volontà in un bio-testamento. La decisione dei medici è stata infatti avallata solo dalla raccolta dei pareri di alcuni parenti, che avrebbero ricostruito le intenzioni della donna”, prosegue Gandolfini.
“L’eventuale legalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito sarebbero un ulteriore passo verso la deriva mortifera del nostro sistema sanitario, che il popolo italiano non può e non vuole permettersi. Questa l’Italia che vogliamo: che sappia rispettare la vita dal concepimento alla morte naturale”, conclude Gandolfini.
Roma, 05 ottobre 2019 Associazione Family Day – DNF