Gandolfini (Family Day): ministro Bonetti tenga adozioni gay fuori da agenda governo. Pronti a nuova piazza

“A meno di 48 ore dalla sentenza 221 della Corte Costituzionale, che ha ribadito il divieto di eterologa per coppie dello stesso sesso, affermando che la famiglia naturale è il ‘luogo’ più idoneo per accogliere e crescere il nuovo nato, il Ministro per la Famiglia Elena Bonetti prende un grande abbaglio e va in televisione ad affermare che il governo non esclude di affrontare l’argomento delle adozioni a coppie gay e a single”, commenta il leader del Family Day, Massimo Gandolfini.
“Il massimo organo della giurisprudenza italiana ha inoltre ribadito nella stessa sentenza che l’adozione non serve per dare un figlio a una coppia, ma per dare una famiglia al minore che ne è privo. A tal proposito, ricordiamo al Ministro che in Italia c’è un rapporto di un solo bambino adottabile per ogni 10 coppie giudicate idonee all’adozione. Quindi il suo compito da Ministro è quello di agevolare in ogni modo che questi bambini resi orfani da eventi drammatici ritrovino al più presto una mamma e un papà che possano accoglierli”.
“Anche la cosiddetta ‘continuità affettiva’ è un falso problema, perché questa è in ogni caso garantita nelle coppie dove uno dei due partner cambia orientamento sessuale dopo una separazione con figli, visto che il bambino è comunque nato con una mamma e un papà che devono garantirgli accudimento. Se per continuità affettiva si tratta invece di legalizzare per vie traverse il comportamento di coloro che vanno all’estero per accedere a pratiche illegali in Italia, come utero in affitto ed eterologa per tutti, allora il Ministro troverà la ferma contrarietà del sentire del popolo italiano e del Family Day”.
“Il Ministro, che è da poco entrata nella compagine di Matteo Renzi, si ricordi che le unioni civili sono state il Vietnam dell’ex premier e che il nostro ‘ci ricorderemo’ ha contribuito a mettere fine all’esperienza del suo governo. Sarebbe quindi opportuno che il ministro Elena Bonetti, invece di avallare tentativi di nuova ingegneria sociale, costruita tramite il mercato dei gameti e degli uteri, pensasse a sostenere la natalità – sia sul piano culturale che economico – e i milioni di genitori italiani che ogni giorno fanno i salti mortali per dare una sana educazione ed un futuro ai loro figli. In caso contrario tornare nelle piazze italiane con un nuovo Family Day sarà un dovere a cui daremo immediata risposta”.
Roma, 25 ottobre 2019 Associazione Family Day – DNF