Gandolfini (Family Day): “Pieno sostegno al ddl contro utero in affitto. Appello a tutti i parlamentari che difendono le donne e i bambini”

“Il Family Day sostiene la proposta di legge che mira a perseguire chi usufruisce della pratica dell’utero in affitto. Nelle prossime settimane vedremo quali forze politiche e quali parlamentari si opporranno ad una legge di civiltà tesa a fermare il turpe mercimonio del corpo delle donne e della vita dei neonati, che vengono strappati dal seno della madre a pochi minuti dalla nascita”. Così il presidente del Comitato promotore del Family Day, Massimo Gandolfini, riguardo al ddl presentato dal senatore Pillon, volto a colmare il vuoto legislativo che non permette di sanzionare il reato della surrogazione della maternità commesso all’estero, sebbene sia una pratica già vietata dall’ordinamento italiano come previsto dalla legge 40 del 2004.
“Ci auguriamo che su questo argomento si possa formare una convergenza, più ampia possibile, di tutte le sensibilità politiche. L’utero in affitto non è un tema di natura confessionale, come dimostrano le battaglie contro questa pratica portate avanti dalla maggioranza dei movimenti femministi di tutto il mondo. Sulla ‘gestazione per altri’ (gpa) si gioca infatti l’ultimo fronte della dignità della persona umana che rischia di diventare oggetto di mercimonio fin dal suo concepimento”, prosegue Gandolfini.
“Non serve essere dei neonatologi o dei cattolici praticanti per sapere che vivere nove mesi nell’utero di nostra madre non è un fatto indifferente. C’è una comunione fisica, biologica ed emozionale. La mamma non ci passa solo le sostanze per vivere, ma anche ormoni e serotonina che influenzano il nostro cervello. Il legame fetale è di fondamentale importanza. Oltretutto, nel caso di utero in affitto, la madre non viene negata al bambino per via di un evento drammatico ma per una pura scelta di egoismo che stravolge l’antropologia umana e che brucerà dentro quel bambino per tutto il resto della sua vita”, afferma il leader del Family Day.
“A dispetto della falsa narrazione pro ‘gestazione per altri’, c’è poi anche la violenza contro la donna, usata come una incubatrice e che si sottopone a contratti capestro che prevedono anche l’aborto – se chiesto dai committenti – e al bombardamento di ormoni per evitare il rigetto di un embrione non suo, creato tramite l’acquisto di gameti scelti in base alle caratteristiche genetiche. Un processo pericoloso ed eugenetico, a cui si sottopongono donne povere costrette dalle necessità economiche e dalle pressioni di ambienti culturali e sociali degradati”, aggiunge Gandolfini.
“L’appello dunque è a tutti i parlamentari ed in particolare a quelli di area cristiana perché sostengano un disegno di legge che vuole fermare un commercio malvagio sul quale non c’è bisogno di spendere tante altre spiegazioni. Ricordiamo inoltre che lo stesso vice-premier Di Maio nel 2016 rilasciò dichiarazioni che condannavano esplicitamente l’utero in affitto, pertanto il Movimento Cinque Stelle ora non si nasconda dietro la giustificazione che il tema esula dal contratto di governo”, afferma ancora il presidente del Family Day.
“Il Family Day seguirà con attenzione tutto l’Iter parlamentare del disegno di legge, anche in ottica delle elezione europee del prossimo maggio, per capire una volta per tutte quali forze si schierano per la difesa delle donne e dei bambini”, conclude Gandolfini.
Roma, 19 Febbraio 2019 Comitato Difendiamo i Nostri Figli