Gandolfini (Family Day): Solidarierà a Giorgia Latini; preoccupati per l’indignazione a intermittenza dei circuiti liberal-progressisti

“Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza a Giorgia Latini, assessore alla Cultura, all’Istruzione e alle Pari opportunità della Regione Marche, che è stata oggetto di gravi minacce per il solo fatto di essersi detta contraria alle nuove linee guida del ministero della Salute in merito alla somministrazione della Ru486, la pillola abortiva, che è stata estesa fino alle nona settimana di gravidanza senza necessità di ricovero ospedaliero” così il leader del Family Day Massimo Gandolfini commenta i cartelli che esortavano a bruciare casa alla Latini, comparsi durante le manifestazioni di alcune sigle femministe. In altri cartelli è stato invece usato l’hashtag «questa è guerra».
“Quanto accaduto dimostra che in Italia è seriamente in pericolo la libertà di pensiero e qualsiasi forma di dissenso rispetto ai dettami del pensiero unico relativista, ma soprattutto dimostra che per molti settori della società l’aborto resta una questione ideologica, che non tiene conto né del bambino né del benessere della donna che, con le nuove linee guida, viene lasciata sola in un dramma che resta tra le quattro mura di casa, senza alcuna possibilità di entrare in contatto con i consultori che possono aiutare a scegliere per la vita e non per la morte”, prosegue Gandolfini.
“Mi preoccupa anche il silenzio di gran parte delle donne e degli uomini che ricoprono importanti ruoli istituzionali o all’interno del sistema dei media. La loro indignazione a intermittenza è molto pericolosa perché lascia intendere una malcelata tolleranza verso qualsiasi minaccia e offesa contro le donne che non appartengono ai loro circuiti liberal e progressisti”, conclude Gandolfini.
Roma, 11 gennaio 2021
Associazione Family Day – DNF
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