Gandolfini (Family Day): Solidarietà a dr.ssa Matone. Il linciaggio intimidatorio anticipa lo scenario disegnato dal ddlZan

“Il linciaggio morale cui è sottoposta in queste ore la dr.ssa Simonetta Matone, rivela la natura violenta e intollerante delle associazioni LGBTQ che odiano la libertà di pensiero e propongono l’annullamento di chiunque non condivide i loro dogmi. Nascondendosi dietro l’ipocrita e menzognero paravento della inesistente discriminazione cui sarebbero sottoposti, stanno imponendo una dittatura del pensiero unico degna dei più biechi regimi antidemocratici” dichiara Massimo Gandolfini, leader del Family Day, riguardo alle accuse di omofobia contro il magistrato Simonetta Matone – nominata consigliera di fiducia dell’Università La Sapienza – ricevute per il semplice fatto di aver firmato nel 2016 un manifesto contro la legge Cirinnà. “
“Il ddl Zan – prosegue Gandolfini – non è altro che lo strumento legislativo per imporre un reato di opinione che fa ricadere il nostro Paese negli anni oscuri della dittatura di regime. Nascosto manganello ed olio di ricino, oggi si tenta di intervenire con la violenza del Codice Penale, manipolato ad arte per vietare la libera espressione delle idee.
“Oltre alla piena solidarietà alla Dr.ssa Matone, onesto e competente magistrato, esprimiamo la nostra più severa condanna di ogni azione intimidatoria, smascherando – se ce ne fosse ancora bisogno – la vergognosa strumentalizzazione ideologica in atto opera degli “apostoli” della tolleranza a senso unico. È grazie ad onesti e leali giuristi come la dr.ssa Matone – conclude Gandolfini – che il nostro Paese ha potuto realizzare una società libera, in cui il rispetto pieno della dignità di ogni cittadino si coniuga perfettamente con la tutela della piena libertà di pensiero ed opinione di chiunque.
Roma, 26 marzo 2021
Associazione Family Day – DNF
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