La Commissione Giustizia recepisce il gender

La Commissione Giustizia recepisce il gender
“Il semplice buon senso ha cambiato casa: oggi ha abbandonato la Commissione Giustizia del Senato e l’ideologia gender – che qualcuno si ostina a negare – vi ha fissato stabile dimora”, così commenta il presidente del Comitato DNF Massimo Gandolfini alla luce di quanto accaduto poche ore fa.
I fatti: viene discusso l’emendamento Sacconi che propone che al comma 1 art. 1, dopo la parola sesso, si aggiunga “quale definito dalla normativa vigente e non sulla base dell’iscrizione all’anagrafe secondo percezione soggettiva”. La motivazione era evitare la confusione sostanziale introdotta da un recente pronunciamento della Cassazione in tema di cambiamento di sesso, secondo il quale l’anagrafe deve recepire il sesso soggettivamente percepito e dichiarato, anche senza che siano intervenute le modifiche fisiche qualificanti il sesso dichiarato. Oggi in Commissione l’emendamento è stato bocciato, ulteriore prova di una assoluta volontà di non dialogo, anche su questioni di grande e semplice ragionevolezza.”Non ci stancheremo mai di denunciare quanto è pericoloso il DDL Cirinna’ e come vada assolutamente bloccato. Mascherata da lotta per i diritti, si compie di fatto la distruzione dell’antropologia naturale, maschio e femmina, che fonda da sempre la nostra civiltà. Dobbiamo sconfiggere questo tragico sodalizio fra ideologia Gender ed autodeterminazione assoluta, che avrà proprio nei bimbi le prime vittime”, conclude Gandolfini.
Roma, 11 settembre 2015 Comitato Difendiamo i Nostri Figli